La disponibilità di prede è un fattore importante per determinare le abitudini alimentari di un carnivoro. Nell'area di studio, il Parco Nazionale delle Colline di Mukandara, la densità di ungulati selvatici era molto bassa. Gli escrementi di leopardo sono stati raccolti ogni volta che sono stati incontrati nell'area di studio. Gli escrementi sono comunemente utilizzati per determinare le abitudini alimentari, poiché si tratta di una tecnica non distruttiva (Bailey, 1993 e Mukherjee et al., 1994). Il leopardo era l'unico grande felino presente nell'area di studio e quindi, in assenza di tigri e leoni, è stato facile identificare i suoi escrementi da quelli di altri piccoli predatori senza alcuna confusione. Le specie predate sono state identificate in base alla presenza di frammenti di ossa, denti, unghie, piume, squame, artigli e altre parti dure. L'analisi morfometrica degli escrementi mostra la disponibilità della dieta del leopardo in questo Parco Nazionale. Le prede identificate sono Langur comune, Sciacallo, Nilgai, Volpe, Maiale selvatico e Cane domestico. La frequenza della percentuale di presenza delle specie predate. Di queste specie di prede, il pelo massimo identificato è quello del langur comune (76,92%), quindi la dieta principale del leopardo si riferisce al langur comune.