È il 1860 e il mondo è in preda alle rivolte sociali. Mentre negli Stati Uniti sta per scoppiare la guerra civile, una giovane donna cerca di tornare a Boston con ciò che rimane della sua famiglia, distrutta e ridotta sul lastrico dai tragici eventi accaduti meno di un anno prima nel Nordovest Pacifico. La donna e i figli attraversano un territorio ostile con la nuova linea ferroviaria dell'Istmo di Panama, la via di comunicazione più moderna del mondo. Dalla loro carrozza osservano la foresta umida, ben diversa dal paesaggio a cui erano abituati al nord, sfilare rapida dal finestrino. Lanciando un'occhiata agli altri passeggeri, si accorgono che su quel treno c'è un'accozzaglia di viaggiatori di ogni tipo e nazionalità, personaggi più o meno loschi che finiranno per conoscere fin troppo bene... Ognuno di loro nasconde speranze e sogni: predatori e vittime, banditi e boia, vedove e assassini che le hanno rese tali. E così, quello che doveva essere un comodo viaggio attraverso la giungla si trasforma nel peggiore degli incubi, una fuga per la vita.