Il latte e i suoi derivati sono una delle componenti principali dell'industria zootecnica nazionale. Tuttavia, la filiera produttiva di questi prodotti è soggetta a una serie di difetti, soprattutto per quanto riguarda la contaminazione da sostanze indesiderate, in particolare residui di farmaci antimicrobici e micotossine, che possono innescare condizioni patogene nell'uomo e portare a complicazioni tecnologiche durante la produzione di prodotti caseari. Nel corso degli anni, sono state sviluppate diverse tecnologie che utilizzano microrganismi fermentanti con l'obiettivo di ridurre al minimo o eliminare questi composti sia nel bestiame che nel latte. I microrganismi probiotici, in particolare lieviti e batteri lattici, svolgono un ruolo cruciale in queste tecnologie grazie alla loro riconosciuta sicurezza, alla notevole capacità di adsorbimento e all'impatto benefico sulla salute dell'ospite, che ne consente l'incorporazione in formulazioni alimentari e diete. Questo studio apre prospettive per la scoperta e l'utilizzo di nuovi ceppi con potenziale applicabilità nella rimozione di contaminanti da matrici alimentari e nella produzione di metaboliti secondari di interesse industriale.