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Sham�n, la Leggenda del Guacamayo: e altri racconti
Barnes and Noble
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Sham�n, la Leggenda del Guacamayo: e altri racconti in Franklin, TN
Current price: $13.64

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Sham�n, la Leggenda del Guacamayo: e altri racconti in Franklin, TN
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Shamàn, la Leggenda del Guacamayo è una raccolta di dodici racconti brevi che, attraverso il linguaggio delle favole e dell'allegoria, esplora le profondità dell'animo umano e le contraddizioni della società contemporanea. L'opera si distingue per la sua capacità di intrecciare narrazione fantastica e riflessione esistenziale, creando un ponte tra la tradizione delle favole morali e la letteratura contemporanea.
Il libro si apre con la storia di Shamàn, un Guacamayo che non sa volare, metafora potente dell'individuo alla ricerca della propria autenticità. Attraverso questo e altri personaggi memorabili - come una foca che crede di essere un dugongo, un uomo che porta la propria testa in un sacco, e un teatro gestito da scimmie - l'autore costruisce un mosaico di storie che affrontano temi universali: l'identità, l'auto-inganno, il rapporto tra mente e corpo, la ricerca della verità.
La narrazione alterna sapientemente diversi registri stilistici, dalla prosa poetica alla satira sociale, dalla favola filosofica al verso libero. Particolarmente significativa è "La vera storia della merda d'artista", una satira pungente sul mondo dell'arte contemporanea e sui meccanismi di attribuzione del valore, che rivela la capacità dell'autore di maneggiare l'umorismo per veicolare riflessioni profonde sulla natura della bellezza e del giudizio estetico.
L'opera si conclude con "Il pianeta dei bambini seri", una favola distopica che critica l'eccessiva razionalizzazione della società moderna e la perdita della spontaneità infantile, seguita da una toccante poesia sulla solitudine che riannoda i fili tematici dell'intera raccolta.
Mantini crea un'opera originale che si inserisce nella tradizione della letteratura allegorica, rinnovandola con uno sguardo contemporaneo. Il risultato è un libro che parla sia all'intelletto che al cuore, capace di attrarre tanto i lettori in cerca di intrattenimento quanto quelli interessati a una riflessione più profonda sulla condizione umana.
Il libro si apre con la storia di Shamàn, un Guacamayo che non sa volare, metafora potente dell'individuo alla ricerca della propria autenticità. Attraverso questo e altri personaggi memorabili - come una foca che crede di essere un dugongo, un uomo che porta la propria testa in un sacco, e un teatro gestito da scimmie - l'autore costruisce un mosaico di storie che affrontano temi universali: l'identità, l'auto-inganno, il rapporto tra mente e corpo, la ricerca della verità.
La narrazione alterna sapientemente diversi registri stilistici, dalla prosa poetica alla satira sociale, dalla favola filosofica al verso libero. Particolarmente significativa è "La vera storia della merda d'artista", una satira pungente sul mondo dell'arte contemporanea e sui meccanismi di attribuzione del valore, che rivela la capacità dell'autore di maneggiare l'umorismo per veicolare riflessioni profonde sulla natura della bellezza e del giudizio estetico.
L'opera si conclude con "Il pianeta dei bambini seri", una favola distopica che critica l'eccessiva razionalizzazione della società moderna e la perdita della spontaneità infantile, seguita da una toccante poesia sulla solitudine che riannoda i fili tematici dell'intera raccolta.
Mantini crea un'opera originale che si inserisce nella tradizione della letteratura allegorica, rinnovandola con uno sguardo contemporaneo. Il risultato è un libro che parla sia all'intelletto che al cuore, capace di attrarre tanto i lettori in cerca di intrattenimento quanto quelli interessati a una riflessione più profonda sulla condizione umana.
Shamàn, la Leggenda del Guacamayo è una raccolta di dodici racconti brevi che, attraverso il linguaggio delle favole e dell'allegoria, esplora le profondità dell'animo umano e le contraddizioni della società contemporanea. L'opera si distingue per la sua capacità di intrecciare narrazione fantastica e riflessione esistenziale, creando un ponte tra la tradizione delle favole morali e la letteratura contemporanea.
Il libro si apre con la storia di Shamàn, un Guacamayo che non sa volare, metafora potente dell'individuo alla ricerca della propria autenticità. Attraverso questo e altri personaggi memorabili - come una foca che crede di essere un dugongo, un uomo che porta la propria testa in un sacco, e un teatro gestito da scimmie - l'autore costruisce un mosaico di storie che affrontano temi universali: l'identità, l'auto-inganno, il rapporto tra mente e corpo, la ricerca della verità.
La narrazione alterna sapientemente diversi registri stilistici, dalla prosa poetica alla satira sociale, dalla favola filosofica al verso libero. Particolarmente significativa è "La vera storia della merda d'artista", una satira pungente sul mondo dell'arte contemporanea e sui meccanismi di attribuzione del valore, che rivela la capacità dell'autore di maneggiare l'umorismo per veicolare riflessioni profonde sulla natura della bellezza e del giudizio estetico.
L'opera si conclude con "Il pianeta dei bambini seri", una favola distopica che critica l'eccessiva razionalizzazione della società moderna e la perdita della spontaneità infantile, seguita da una toccante poesia sulla solitudine che riannoda i fili tematici dell'intera raccolta.
Mantini crea un'opera originale che si inserisce nella tradizione della letteratura allegorica, rinnovandola con uno sguardo contemporaneo. Il risultato è un libro che parla sia all'intelletto che al cuore, capace di attrarre tanto i lettori in cerca di intrattenimento quanto quelli interessati a una riflessione più profonda sulla condizione umana.
Il libro si apre con la storia di Shamàn, un Guacamayo che non sa volare, metafora potente dell'individuo alla ricerca della propria autenticità. Attraverso questo e altri personaggi memorabili - come una foca che crede di essere un dugongo, un uomo che porta la propria testa in un sacco, e un teatro gestito da scimmie - l'autore costruisce un mosaico di storie che affrontano temi universali: l'identità, l'auto-inganno, il rapporto tra mente e corpo, la ricerca della verità.
La narrazione alterna sapientemente diversi registri stilistici, dalla prosa poetica alla satira sociale, dalla favola filosofica al verso libero. Particolarmente significativa è "La vera storia della merda d'artista", una satira pungente sul mondo dell'arte contemporanea e sui meccanismi di attribuzione del valore, che rivela la capacità dell'autore di maneggiare l'umorismo per veicolare riflessioni profonde sulla natura della bellezza e del giudizio estetico.
L'opera si conclude con "Il pianeta dei bambini seri", una favola distopica che critica l'eccessiva razionalizzazione della società moderna e la perdita della spontaneità infantile, seguita da una toccante poesia sulla solitudine che riannoda i fili tematici dell'intera raccolta.
Mantini crea un'opera originale che si inserisce nella tradizione della letteratura allegorica, rinnovandola con uno sguardo contemporaneo. Il risultato è un libro che parla sia all'intelletto che al cuore, capace di attrarre tanto i lettori in cerca di intrattenimento quanto quelli interessati a una riflessione più profonda sulla condizione umana.

















